Contributi per il restauro e la valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale

Inviato da giovanni.binando il 09/05/2022
Data pubblicazione
22/04/2022

Pubblicato l'avviso pubblico volto a sostenere progetti di restauro e valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale di proprietà di persone fisiche e soggetti privati profit e non profit, compresi gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, enti del terzo settore e altre associazioni, fondazioni, cooperative, imprese in forma individuale o societaria, per garantire che tale patrimonio sia preservato e messo a disposizione del pubblico, attraverso il perseguimento dei seguenti principali obiettivi:
• preservare i valori dei paesaggi rurali storici attraverso la tutela e la valorizzazione dei beni della cultura materiale e immateriale e al mantenimento e ripristino della qualità paesaggistica dei luoghi;
• promuovere la creazione di iniziative e attività legate ad una fruizione turistico-culturale sostenibile, alle tradizioni e alla cultura locale.

Gli interventi dovranno essere finalizzati a:

- Risanamento conservativo e recupero funzionale di insediamenti agricoli, edifici, manufatti e fabbricati rurali storici ed elementi tipici dell’architettura e del paesaggio rurale, coniugati, ove opportuno, ad interventi per il miglioramento sismico e dell’efficienza energetica nonché volti all’abbattimento delle barriere architettoniche;
- Interventi di manutenzione del paesaggio rurale;
- Allestimento di spazi da destinare a piccoli servizi culturali, sociali, ambientali turistici (escluso l’uso ricettivo), per l’educazione ambientale e la conoscenza del territorio, anche connessi al profilo multifunzionale delle aziende agricole.

Le tipologie di architettura rurale sono individuabili negli edifici ed insediamenti storici che siano testimonianze significative della storia delle popolazioni e delle comunità rurali, delle rispettive economie agricole tradizionali, dell’evoluzione del paesaggio. Rientrano in questa definizione:
a) edifici rurali: manufatti destinati ad abitazione rurale o destinati ad attività funzionali all’agricoltura (mulini ad acqua o a vento, frantoi, scuole rurali, ecc.), che abbiano o abbiano avuto un rapporto diretto o comunque connesso con l’attività agricola circostante e che non siano stati irreversibilmente alterati nell’impianto tipologico originario, nelle caratteristiche architettonico costruttive e nei materiali tradizionali impiegati;
b) strutture e/o opere rurali: i manufatti che connotano il legame organico con l’attività agricola di pertinenza (fienili, ricoveri, stalle, essicatoi, forni, pozzi, recinzioni e sistemi di contenimento dei terrazzamenti, sistemi idraulici, fontane, abbeveratoi, ponti, muretti a secco e simili);
c) elementi della cultura, religiosità, tradizione locale: manufatti tipici della tradizione popolare e religiosa delle comunità rurali (cappelle, edicole votive, ecc.), dei mestieri della tradizione connessi alla vita delle comunità rurali, ecc.

Il contributo è concesso nella misura dell'80% delle spese ammesse, fino ad un massimo di euro 150.000; è portato al 100% se il bene è oggetto di dichiarazione di interesse culturale.

Le domande possono essere presentate dalle 12.00 del 22 aprile fino alle 16.59 del 23 maggio 2022 su piattaforma Cassa Depositi e Prestiti.

Le eventuali richieste di chiarimenti e informazioni devono essere inoltrate al seguente indirizzo: culturcom@cert.regione.piemonte.it. Alle domande pervenute non si procederà per risposta singola ma solo mediante la pubblicazione di “FAQ” sulla pagina del sito web dedicato alla procedura.

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